Strutture con tende, il Tar respinge i ricorsi: il Comune di Rimini vince i contenziosi
Il nodo delle strutture con tende – Negli ultimi anni, la presenza di strutture con tende montate stabilmente da alcuni chioschi ha acceso il dibattito tra gli operatori commerciali e l’amministrazione comunale di Rimini. Questi allestimenti, spesso utilizzati per ampliare lo spazio a disposizione durante la stagione turistica, sono stati oggetto di controlli e contestazioni da parte del Comune, che ne ha messo in discussione la legittimità urbanistica e paesaggistica. Di fronte ai provvedimenti sanzionatori, alcuni titolari hanno deciso di ricorrere al Tribunale amministrativo regionale.
Due sentenze, un verdetto unico – Tra lunedì e martedì, il Tar dell’Emilia Romagna ha depositato due sentenze relative a distinti ma analoghi ricorsi presentati da gestori di chioschi. In entrambi i casi, i giudici amministrativi hanno dichiarato i ricorsi inammissibili, confermando di fatto la linea del Comune di Rimini. Le motivazioni del Tar si basano su aspetti formali legati alla proposizione del ricorso, ma il risultato è comunque chiaro: i provvedimenti comunali non vengono annullati.

Il Tar respinge i ricorsi dei chioschi: vince il Comune di Rimini
Una vittoria per il Comune di Rimini – Le due pronunce rappresentano una vittoria legale e amministrativa per il Comune, che da tempo porta avanti una campagna di regolamentazione più rigorosa delle attività balneari e commerciali. L’assessore all’Urbanistica ha espresso soddisfazione per le sentenze, sottolineando l’importanza di mantenere un equilibrio tra le esigenze economiche degli operatori e il rispetto delle regole urbanistiche. Il messaggio è chiaro: chi intende operare in deroga alle normative deve aspettarsi controlli severi.
Le ragioni dei ricorrenti – Dal canto loro, i titolari dei chioschi lamentano una normativa troppo rigida che, a loro dire, non terrebbe conto delle reali necessità del lavoro stagionale. Le strutture con tende, infatti, rappresentano un modo per accogliere più clienti e offrire un servizio migliore, soprattutto nei mesi estivi. Tuttavia, secondo il Tar, questi argomenti non sono stati sufficientemente supportati da elementi giuridicamente rilevanti all’interno dei ricorsi, portando così all’inammissibilità.
Implicazioni future per gli operatori – Le sentenze del Tar potrebbero avere un effetto domino su altri casi simili in corso o in fase di valutazione. Il precedente giuridico rafforza la posizione del Comune e mette in guardia gli operatori economici rispetto alla possibilità di utilizzare strutture non autorizzate. In prospettiva, si apre la necessità di un confronto più strutturato tra amministrazione e categorie economiche per trovare soluzioni che bilancino legalità e flessibilità.
Un equilibrio tra sviluppo e regole – La vicenda delle tende ai chioschi si inserisce in un contesto più ampio di gestione del territorio costiero, dove ogni intervento deve tenere conto dell’ambiente, della normativa e del turismo. Il Tar, con queste sentenze, riafferma il principio secondo cui il rispetto delle regole è fondamentale per una convivenza armoniosa tra pubblico e privato. Il futuro passa ora anche dalla capacità delle istituzioni di accompagnare l’innovazione senza rinunciare al controllo.