Gioco d’azzardo e universo femminile: un incontro a Rimini per riflettere
Un fenomeno in crescita silenziosa – Negli ultimi decenni, il gioco d’azzardo ha smesso di essere un comportamento tipicamente maschile. Sempre più donne si avvicinano a questa pratica, spesso in silenzio, e con motivazioni profondamente diverse rispetto agli uomini. La Cooperativa Cento Fiori di Rimini ha deciso di accendere i riflettori su questo tema ancora poco esplorato, organizzando un incontro di approfondimento venerdì 11 aprile dalle ore 15 alle 18 a Casa Ludica, in via Bramante 10. Un momento pensato per aprire un dialogo su un fenomeno che, nella sua apparente invisibilità, coinvolge un numero crescente di persone.
Donne e azzardo: un rapporto complesso – Quando si parla di gioco d’azzardo, l’immagine più comune è ancora quella dell’uomo che scommette, gioca o frequenta sale slot. Ma la realtà sta cambiando. Sempre più donne fanno ricorso al gioco, spesso non per divertimento, ma come risposta a un disagio emotivo o come fuga da situazioni opprimenti. Il contesto di gioco femminile è spesso legato alla ricerca di un rifugio temporaneo, di un momento di distrazione dalla fatica della vita quotidiana o da dinamiche familiari disfunzionali.

Quando il gioco diventa una fuga: il caso delle donne
Il gioco come fuga dalla realtà – Durante l’incontro promosso dalla Cooperativa Cento Fiori, esperti e operatori del settore analizzeranno i motivi che spingono molte donne a rifugiarsi nel gioco d’azzardo. Spesso si tratta di situazioni di isolamento, mancanza di supporto sociale, o eventi traumatici non elaborati. In questi casi, il gioco assume una funzione anestetica: distrae, illude, riempie vuoti emotivi. Ma quando il comportamento si cronicizza, la dipendenza è dietro l’angolo, con conseguenze devastanti sul piano personale, relazionale ed economico.
Gioco e violenza: un legame da non ignorare – Uno degli aspetti più delicati che verranno affrontati riguarda la correlazione tra gioco d’azzardo e violenza domestica. Sono molte le donne che, vittime di maltrattamenti o relazioni abusive, sviluppano una dipendenza da gioco come forma di evasione o compensazione. È quindi fondamentale, ha sottolineato la cooperativa, comprendere come queste due realtà possano intrecciarsi e costruire percorsi di sostegno adeguati per chi si trova in questa doppia trappola.
Informazione e prevenzione: le chiavi per agire – L’incontro dell’11 aprile rappresenta un’occasione preziosa per informare, sensibilizzare e proporre strategie di prevenzione efficaci. La Cooperativa Cento Fiori si impegna da anni nella lotta contro le dipendenze, e oggi intende mettere al centro il volto femminile del gioco, spesso ignorato o sottovalutato. Il confronto tra operatori, psicologi, assistenti sociali e cittadini sarà il primo passo per costruire una rete di attenzione e cura.
Una sfida sociale e culturale – Affrontare il tema del gioco femminile significa anche abbattere stereotipi e pregiudizi. Le donne che giocano non sono “deboli” o “irresponsabili”, ma persone che chiedono ascolto, comprensione e supporto. Solo con uno sguardo empatico e una lettura attenta del fenomeno si potrà davvero intervenire in modo concreto e inclusivo. L’appuntamento di Rimini apre una strada importante verso una maggiore consapevolezza collettiva.