Cresce l’uso del Numero Unico Europeo 112 nella regione

Un sistema coordinato per salvare vite: il 112 in Emilia-Romagna

Il Numero Unico Europeo 112: un punto di riferimento per le emergenze – Il Numero Unico Europeo 112 rappresenta oggi uno strumento essenziale nella gestione delle emergenze. Attivo in tutta l’Unione Europea, in Italia è stato progressivamente implementato in tutte le regioni. In Emilia-Romagna, il servizio è ormai pienamente operativo, diventando un riferimento quotidiano per i cittadini. Il 112 consente di semplificare e velocizzare la risposta alle chiamate di emergenza, indirizzando l’utente al servizio competente, che si tratti di ambulanze, vigili del fuoco o forze dell’ordine.

Un volume di chiamate sorprendente – In Emilia-Romagna si registra una media di 1.500 telefonate al giorno per milione di abitanti. Una cifra significativa, che evidenzia quanto il servizio sia ormai radicato nelle abitudini della popolazione. Questo dato, se rapportato alla popolazione regionale, porta a decine di migliaia di chiamate ogni mese. Un numero che dimostra sia l’efficienza del servizio sia l’importanza di un accesso rapido e centralizzato alle emergenze.

Le CUR di Bologna e Parma smistano migliaia di chiamate ogni giorno. Emergenze sanitarie, il 112 snellisce il lavoro del 118. Come funziona il 112 in Emilia-Romagna.
Il 112 in Emilia-Romagna: oltre 1.500 chiamate al giorno.

In Emilia-Romagna il 46% delle chiamate al 112 è per emergenze sanitarie

Le emergenze sanitarie dominano le chiamate – Analizzando i dati regionali, emerge che il 46% delle chiamate al 112 riguarda emergenze sanitarie. Questo significa che quasi una chiamata su due viene inoltrata al servizio di emergenza medica. Una percentuale che sottolinea l’importanza del coordinamento tra le strutture sanitarie e il sistema del Numero Unico. Inoltre, permette un filtro efficace delle chiamate, indirizzando solo le reali emergenze ai mezzi di soccorso, riducendo il sovraccarico delle centrali sanitarie.

Le Centrali Uniche di Risposta: cuore operativo del servizio – In Emilia-Romagna, il 112 si appoggia su due Centrali Uniche di Risposta (CUR), situate rispettivamente a Bologna e a Parma. Queste centrali rappresentano il primo livello di risposta e svolgono un lavoro fondamentale di smistamento e valutazione delle chiamate. Le CUR servono complessivamente 57 centrali di secondo livello, specializzate per tipo di emergenza. Il sistema è progettato per essere altamente efficiente, riducendo i tempi di risposta e migliorando la qualità dell’intervento.

Un modello di coordinamento tra enti – Il funzionamento del 112 si basa su un forte coordinamento tra enti diversi: Protezione Civile, Aziende sanitarie, Polizia, Carabinieri e Vigili del Fuoco. Questo approccio integrato consente di dare risposte tempestive, evitando inutili perdite di tempo e garantendo che ogni intervento venga gestito dall’ente più adeguato. In un contesto come quello dell’Emilia-Romagna, caratterizzato da un’alta densità abitativa e una forte mobilità, questo modello si è dimostrato particolarmente efficace.

Un servizio in continua evoluzione – Il Numero Unico Europeo 112 è un sistema in costante aggiornamento. Le tecnologie di geolocalizzazione, i software di riconoscimento vocale e l’introduzione di nuovi protocolli di triage stanno rendendo il servizio sempre più preciso e accessibile. L’Emilia-Romagna continua a investire nella formazione degli operatori e nell’aggiornamento delle infrastrutture, con l’obiettivo di offrire ai cittadini un servizio sempre più efficiente, rapido e affidabile.

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