Il rigassificatore di Ravenna finisce al centro del dibattito

Ravenna, cittadini chiedono chiarezza sul rigassificatore

Un’iniziativa nata dal basso – A Ravenna si torna a parlare di rigassificatore, ma questa volta lo si fa grazie a un’iniziativa civica che arriva direttamente dai cittadini. Riccardo Marendi, ravennate attivo sui social e attento alle dinamiche del territorio, ha promosso la redazione di un documento in dodici punti per chiedere chiarezza sul nuovo rigassificatore arrivato nel porto cittadino. L’idea è nata da un semplice post su Facebook, trasformato in una raccolta informale di firme per sollecitare un confronto trasparente tra istituzioni e comunità.

Un documento per fare domande – Il documento stilato da Marendi non intende essere un attacco al progetto, ma una richiesta di approfondimento. I dodici punti, infatti, pongono domande precise su temi come l’impatto ambientale, la sicurezza, le ricadute economiche e la pianificazione a lungo termine. “Ci sono troppi aspetti ancora poco chiari”, afferma Marendi, “e i cittadini hanno il diritto di conoscere le risposte prima che il progetto diventi definitivo nella sua attuazione”.

Dodici domande sul rigassificatore di Ravenna. Un documento civico per capire il rigassificatore. Riccardo Marendi lancia l’appello su Facebook.
Verso le elezioni: il rigassificatore entra nei programmi.

Una petizione informale riapre il dibattito

Le firme sui social – Tutto è partito da una semplice proposta pubblicata su Facebook, che ha trovato rapidamente riscontro tra gli utenti. Nel giro di pochi giorni, decine di cittadini hanno manifestato il proprio sostegno, aderendo all’idea di raccogliere firme e inviarle simbolicamente ai candidati sindaco e consigliere comunale. L’obiettivo è chiaro: inserire nei programmi elettorali la promessa di approfondire il tema del rigassificatore e di garantire un’informazione puntuale e accessibile.

Verso le elezioni comunali – Il contesto in cui si inserisce l’iniziativa è quello delle prossime elezioni comunali. Marendi e i cittadini firmatari chiedono ai candidati di assumersi l’impegno di affrontare pubblicamente la questione. “Non possiamo permettere che un’opera di questa portata venga portata avanti senza un confronto aperto”, sottolinea Marendi. “Serve una presa di responsabilità politica, che includa la cittadinanza e non la escluda dalle decisioni”.

Un’opportunità di partecipazione – Al di là del contenuto tecnico del documento, l’iniziativa rappresenta un segnale importante: i cittadini vogliono essere protagonisti delle scelte che riguardano il futuro della città. La richiesta di trasparenza sul rigassificatore diventa così simbolo di un desiderio più ampio di partecipazione. “Il nostro intento non è bloccare nulla, ma semplicemente capire meglio, per poterci esprimere in modo consapevole”, ribadisce Marendi.

In attesa di risposte – Per ora, l’iniziativa ha il merito di aver riacceso i riflettori su un tema che sembrava scivolare via senza troppo dibattito. Spetterà ora ai candidati rispondere, prendere posizione e dimostrare se davvero intendono ascoltare le richieste che arrivano dal basso. I dodici punti sono sul tavolo, e con essi una domanda semplice ma potente: cosa sappiamo davvero del rigassificatore.

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