Bancario licenziato due volte: il Tribunale gli riconosce mezzo milione di euro
Una vicenda lunga oltre un decennio – Un bancario, dipendente del Credito Emiliano, è stato licenziato due volte in maniera illegittima, nel 2011 e nel 2018. Entrambi i provvedimenti di licenziamento sono stati annullati dai giudici, che hanno stabilito il reintegro del lavoratore in filiale. Tuttavia, nel periodo in cui è stato costretto a rimanere inattivo, il Tribunale ha riconosciuto un danno per la sua professionalità.

Un lungo contenzioso giunge a termine: il risarcimento per un bancario demansionato
Il ruolo del lavoratore e il demansionamento subito – L’uomo, inquadrato con un contratto al livello più alto dei quadri, appena sotto i dirigenti, ha visto la sua carriera professionale subire un brusco arresto. Sebbene non siano state accertate vessazioni o persecuzioni nei suoi confronti, il Tribunale ha riconosciuto il danno causato dalla mancanza di incarichi adeguati e dal lungo periodo di inattività forzata.
La decisione dei giudici – Sia in primo grado che in appello, i giudici hanno stabilito che l’assenza di incarichi e responsabilità significative abbia comportato un grave danno professionale per il bancario. Pur non riscontrando intenti persecutori da parte del datore di lavoro, la giustizia ha ritenuto che la sua professionalità fosse stata compromessa, assegnandogli un risarcimento di quasi 500 mila euro.
Un caso emblematico di demansionamento – Il caso è emblematico nel panorama giuslavoristico italiano, poiché mette in evidenza il problema del demansionamento e delle ripercussioni sulla carriera dei lavoratori. Anche senza atti di mobbing o vessazioni dirette, la semplice esclusione dalle attività lavorative può costituire un danno significativo per il dipendente.
Le implicazioni per le aziende – La sentenza rappresenta un importante precedente per le aziende, che dovranno prestare maggiore attenzione nell’assegnare incarichi coerenti con il livello professionale dei dipendenti reintegrati. Evitare il demansionamento non è solo una questione di equità, ma anche un dovere giuridico che può comportare gravi conseguenze economiche in caso di violazione.
Le prospettive per il bancario – Dopo anni di contenzioso, il bancario potrà ora ricevere il risarcimento stabilito dal Tribunale e valutare le prossime mosse per la sua carriera. Resta da vedere se il Credito Emiliano prenderà ulteriori iniziative legali o se la vicenda potrà finalmente giungere a una conclusione definitiva.