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Curiosità

127 anni fa nasceva Totò, simbolo di Napoli e dell’Italia

Nasce Totò: l’inizio di una leggenda

L’infanzia e gli esordi Antonio De Curtis, in arte Totò, nacque a Napoli il 15 febbraio 1898. Crebbe nel rione Sanità, un quartiere popolare che influenzò profondamente la sua formazione artistica. Sin da bambino mostrò un talento innato per la recitazione e la comicità, caratteristiche che lo avrebbero reso una delle figure più amate dello spettacolo italiano. I primi passi nel mondo dello spettacolo li mosse nei teatri di varietà, dove affinò il suo stile unico.

Totò, il genio comico che ha cambiato il cinema italiano.

Totò, un’icona indimenticabile del teatro e del cinema

L’affermazione nel teatro Durante gli anni ’20 e ’30, Totò divenne una star del teatro di rivista, un genere molto popolare all’epoca. Con il suo umorismo surreale e la sua mimica inconfondibile, conquistò il pubblico italiano. Le sue performance erano caratterizzate da giochi di parole, espressioni esagerate e una straordinaria capacità di improvvisazione, elementi che lo resero inimitabile e apprezzato in tutta la penisola.

Il successo nel cinema Negli anni ’40 e ’50, Totò si affermò anche come attore cinematografico. Recitò in oltre 90 film, spesso interpretando personaggi ironici e grotteschi, che mettevano in luce le contraddizioni della società italiana. Tra i suoi film più celebri ricordiamo “Totò, Peppino e la… malafemmina”, “Guardie e ladri” e “Totò a colori”, primo film italiano girato interamente a colori. Il suo stile comico influenzò intere generazioni di attori.

L’impegno nella musica e nella poesia Oltre alla carriera cinematografica, Totò si dedicò anche alla musica e alla poesia. Scrisse testi indimenticabili come “Malafemmena”, una delle canzoni napoletane più famose di sempre. La sua vena poetica, spesso malinconica e riflessiva, mostrava un lato più intimo e meno noto dell’artista, capace di emozionare il pubblico non solo con la risata, ma anche con parole profonde e toccanti.

Gli ultimi anni e la scomparsa Totò continuò a lavorare fino agli ultimi anni della sua vita, nonostante i problemi di salute. Il 15 aprile 1967, all’età di 69 anni, si spense lasciando un vuoto immenso nel panorama artistico italiano. I suoi funerali furono seguiti da una folla enorme di ammiratori, segno dell’amore e dell’affetto che il pubblico provava per lui. La sua eredità artistica è ancora oggi viva e presente.

L’eredità di un’icona A distanza di decenni dalla sua scomparsa, Totò resta un punto di riferimento per il mondo dello spettacolo. Le sue battute, il suo umorismo e il suo stile unico continuano a ispirare comici, attori e registi. Napoli lo celebra come uno dei suoi figli più illustri, e il cinema italiano non ha mai smesso di rendergli omaggio. Il “principe della risata” è e rimarrà una leggenda.

Antonio Frezza

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