Dehors, ecco le nuove tariffe in vigore dall’1 aprile
Nuove tariffe per i dehors: cosa cambia
A partire dal 1° aprile entreranno in vigore le nuove tariffe per l’occupazione di suolo pubblico da parte dei dehors. Il sistema di pagamento non sarà più diviso solo in due fasce, ovvero dentro e fuori i viali cittadini, ma verrà introdotta una terza fascia tariffaria dedicata esclusivamente alle aree pedonali del centro storico. Questa modifica mira a una maggiore equità nei costi per gli esercenti, tenendo conto della posizione strategica e del flusso turistico.
La nuova suddivisione tariffaria
La revisione delle tariffe prevede una ripartizione più dettagliata. Gli esercenti situati al di fuori dei viali continueranno a pagare una tariffa inferiore rispetto a chi opera nelle zone più centrali. La vera novità è l’introduzione della terza fascia per le aree pedonali, che comporta costi maggiori rispetto alle altre zone, data la maggiore visibilità e affluenza. Le amministrazioni locali giustificano questa scelta con l’obiettivo di armonizzare i canoni d’occupazione rispetto ai benefici commerciali derivanti dalla posizione.
Le reazioni degli esercenti
L’annuncio delle nuove tariffe ha suscitato diverse reazioni tra gli esercenti. Alcuni ristoratori e baristi si sono detti preoccupati per l’aumento dei costi, in particolare nelle aree pedonali del centro storico. Tuttavia, la suddivisione più dettagliata ha trovato anche pareri favorevoli tra chi ritiene che una regolamentazione più precisa possa garantire maggiore trasparenza e giustizia nel pagamento delle imposte.
L’intervento di Confesercenti
Confesercenti ha avuto un ruolo chiave nelle trattative con l’amministrazione comunale per la definizione delle nuove tariffe. L’associazione di categoria ha sottolineato come il proprio lavoro di pressing abbia permesso di ottenere una riduzione rispetto alle iniziali previsioni tariffarie. Secondo Confesercenti, senza il proprio intervento, gli aumenti sarebbero stati ancora più significativi, mettendo a rischio la sostenibilità economica di molte attività.
Le motivazioni dell’amministrazione
Dal canto suo, l’amministrazione comunale ha difeso la scelta di rivedere le tariffe, sostenendo che il nuovo sistema mira a una distribuzione più equa dei costi tra gli esercenti. Le aree pedonali, beneficiando di una maggiore attrattività e di un’affluenza costante di turisti e cittadini, rappresentano spazi commerciali di grande valore. Di conseguenza, è stato ritenuto opportuno introdurre un adeguamento dei canoni per chi opera in questi contesti privilegiati.
Prossimi passi e possibili sviluppi
L’entrata in vigore delle nuove tariffe il 1° aprile rappresenta solo il primo passo. Nei prossimi mesi, Confesercenti e altre associazioni di categoria continueranno a monitorare gli effetti della riforma e a dialogare con l’amministrazione per eventuali aggiustamenti. In caso di difficoltà per gli esercenti, potrebbero essere proposte nuove agevolazioni o riduzioni per favorire la sostenibilità delle attività economiche locali.
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